Teatro in carcere

laLut porta avanti attività teatrali nella Casa circondariale di Siena dal 2018. Ha iniziato con un laboratorio sulla costruzione di oggetti scenici nell’ambito del progetto Atlantide. Teatri sommersi, realizzato in collaborazione con l’IIS “Giovanni Caselli” di Siena e finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, per poi proseguire con diversi laboratori teatrali, portati avanti sia in presenza che online – per via della pandemia e dell’imposizione dei vari lockdown. Malgrado tali difficoltà, il lavoro è sempre riuscito a ripartire.
Il 2020 si è concluso con la rappresentazione dello spettacolo “Folle la guerra, e chi per lei si svena (ma non meno l’amore a morte mena)” e nel 2021 sono state realizzate le seguenti iniziative:
– il 29 marzo, in occasione della giornata nazionale del teatro in carcere, i detenuti hanno assistito alla proiezione del video dello spettacolo “Amleta” della compagnia delle Donne del muro alto (ex detenute di Rebibbia femminile), a cui è seguito un incontro online con la regista Francesca Tricarico, guidato dagli operatori de laLut e dalle educatrici del carcere. Da maggio 2021 il laboratorio teatrale è ripreso con continuità, procedendo ininterrottamente fino alla fine dell’anno.
– Parallelamente al laboratorio teatrale, si è provveduto a raccogliere materiale video che potesse documentare l’attività, così da poter avere un “prodotto” finale da mostrare a prescindere dalla possibilità o meno di far entrare il pubblico in carcere. Questo lavoro è andato avanti fino a metà settembre.
– Il 3 settembre 2021, nell’ambito della V edizione del festival “Metamorfosi. Teatro sociale. Spettacoli, proiezioni, incontri”, organizzato da laLut, la compagnia delle Donne del muro alto guidata da Francesca Tricarico (Associazione Per Ananke) – che, alla prima uscita da donne libere avevano presentato la sera prima al pubblico cittadino il loro spettacolo “Ramona e Giulietta” – ha incontrato i detenuti partecipanti al laboratorio teatrale.
– Sempre nel mese di settembre, un paio di settimane intensive sono state dedicate al progetto “100canti per Siena”, organizzato dal Comune di Siena con la direzione artistica di Franco Palmieri, cui la Casa circondariale aveva aderito, e 11 detenuti hanno recitato il I canto del Purgatorio, ciascuno nella traduzione nella propria lingua o dialetto e la registrazione realizzata è stata diffusa per le vie del centro cittadino durante la giornata dantesca del 3 ottobre.

Primo Canto del Purgatorio recitato dai detenuti della Casa Circondariale di Siena in occasione di “100 canti per Siena”, giornata dedicata a Dante, 3 ottobre 2021.


– In ottobre, il laboratorio teatrale è ripreso con la prospettiva di realizzare una miniserie di podcast nei primi 3-4 mesi del 2022. Il progetto, denominato “Voci dal Purgatorio”, vuole essere un contenitore in grado di lanciare sempre più forte la voce dei detenuti al di là delle mura di recinzione, attraverso piattaforme e web radio che intendano accogliere e trasmettere le puntate radiofoniche: in questo modo, finché non tornerà ad essere possibile accogliere pubblico all’interno del carcere, il filo di collegamento con l’esterno non sarà del tutto spezzato.
Entrambe le scelte (video, podcast) sono state frutto anche delle attuali condizioni che rendono difficile prevedere spettacoli con pubblico in presenza (se non eventualmente con numeri molto ridotti) all’interno del carcere, ma aprono anche a prospettive di più ampia fruibilità dei materiali così prodotti.
– Il 29 dicembre sarà presentato, per i soli detenuti, il videodocumentario realizzato durante la fase estiva del laboratorio, e all’inizio del nuovo anno seguirà anche una presentazione alla cittadinanza in uno o più luoghi significativi della cultura e del sociale.

Tutte le azioni menzionate e realizzate sinora sono state possibili grazie al contributo della Regione Toscana (Settore Spettacolo dal vivo) e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena nell’ambito dei progetti Atlantide. Teatri sommersi e Atlantide. Teatri emersi.