Teatro e Cena al Museo

Teatro & Cena al Museo è una rassegna di piccoli spettacoli pensati e realizzati appositamente da attori di grande esperienza, per alcuni musei della rete museale senese, nata dalla volontà della Fondazione Musei Senesi di aumentare la conoscenza dei musei stessi, soprattutto i più piccoli e decentrati, creando nuove occasioni anche attraverso lo spettacolo dal vivo: l’esposizione museale vista come un testo che racchiude già delle trame e dei protagonisti, e le sale, le opere da esse ospitate, come i cardini da cui e intorno a cui si sviluppano affascinanti storie. Ogni serata prevede prima dello spettacolo la visita del museo, e alla fine la cena conviviale negli spazi dello stesso. Anche i menu sono studiati appositamente museo per museo dai Cuochi a Domicilio.

L’ iniziativa è curata e diretta da laLUT per conto di Fondazione Musei Senesi.

Con la prima edizione, “sperimentale”, ci siamo limitati ad ospitare dei piccoli spettacoli seguiti da cena nei musei delle Crete senesi: UgoGiulio Lurini e Giuliano Lenzi con Conversazione con l’uomo nell’ armadio, da Ian Mc Ewan – monologo “da appartamento” ad alta intensità,  per l’occasione  allestito  nella foresteria del Museo dell’ Antica Grancia di Serre di Rapolano – , e B.I.C.U.S. – Brevi Interviste Con Uomini Schifosi, da David Foster Wallace; Angelo Romagnoli con Non leggete i libri, fateveli raccontare: come diventare intellettuali da salotto in 6 lezioni, da Luciano Bianciardi; Stefano Jacoviello e UgoGiulio Lurini con Canta, cantina, canta!, una cavalcata attraverso la letteratura dedicata al vino, dai lirici greci alla canzone popolare pugliese, attraverso Cecco Angiolieri, Trilussa, Baudelaire.

A partire dalla seconda edizione abbiamo chiesto agli artisti di realizzare degli spettacoli appositamente per i musei delle Crete senesi: UgoGiulio Lurini e Sergio Licatalosi con Interviste impossibili ai grandi mecenati della storia, la performance video-teatrale dell’artista fiorentino Lorenzo Pizzanelli ri-ambientata nella sala del Museo Cassioli di Asciano; Massimo Schuster con Storie d’ olio e d’ ulivi – un viaggio nella “civiltà dell’ulivo”, dai miti dell’antica Grecia agli ulivi della Palestina – al Museo dell’Antica Grancia di Serre di Rapolano; Anna Amato e Francesco Pennacchia con Dolmezia e il Vescovo, rivisitazione, da un punto di vista prettamente femminile, di un’antica leggenda ambientata nel palazzo che oggi ospita il Museo Poggio Civitate di Murlo; Massimiliano Poli con Sottili ammaestramenti, liberamente ispirato al Galateo di monsignor Giovanni della Casa, presentato al Museo del Tartufo di San Giovanni d’ Asso; Silvia Signorini con Sakros. Misteri terreni, per la regia di Giuliano Lenzi, un lavoro sul segno del sacro nella vita quotidiana di una donna comune, spettacolo allestito al Museo Corboli di Asciano; Silvia Franco con Confessioni, l’amore attraverso la voce di una donna che racconta il proprio percorso, la propria ricerca spirituale, e l’incontro con le “Confessioni” di Sant’Agostino – anche quest’ultimo spettacolo presentato al Museo Corboli di Asciano.

La terza edizione, partita a novembre, non si è limitata ai musei dell’area delle Crete ma ha toccato musei delle varie aree della provincia senese. Il primo appuntamento, dedicato al tema dell’amore, ha avuto luogo presso il Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa (Siena), dove LaLut ha presentato “Studio per una confessione”, una produzione di Zooteatro, con testo e regia di Silvia Franco, oggetti di scena e luci a cura di Luca Baldini.
Il teatro ha poi “occupato” gli spazi straordinari del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici, con lo spettacolo “Il Mattoide. Ovvero: un pollo di nome Icaro” di e con Nicola Patti. Infine, ultimo protagonista è stato il Museo della Mezzadria Senese di Buonconvento dove è andato in scena lo spettacolo d’inverno a cura del Teatro Povero di Monticchiello. In anteprima, il 22 e 23 ottobre, è stato presentato Agamennone di Marco Caboni, da Seneca e Vittorio Alfieri, produzione laLUT, spettacolo allestito presso la sede della Fondazione Musei Senesi.

Le foto di questa pagina sono di Alessio Duranti